La consegna di alimenti e bevande in un momento in cui uscire di casa risulta vietato può davvero considerarsi un semplice servizio accessorio, non tale da incidere sulla qualificazione dell’operazione ai fini IVA?
A questa domanda l’Avv. Fabio Falcone ha provato a dare una risposta sull’ultimo numero della Rivista IPSOA “L’IVA” (n. 7/2020).
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