La Corte di Cassazione tratta le frodi IVA come se esistesse una generalizzata presunzione di responsabilità in capo al cessionario, tenuto a sconfessarla con prove a volte diaboliche. Tuttavia, l’insegnamento della Corte di Giustizia non risulta sostenere un simile assunto. Sul punto alcune riflessioni dell’Avv. Fabio Falcone a margine della ordinanza 23080/2020 sul numero 2/2021 della rivista L’IVA (IPSOA)
- 0541394375
- f.falcone@falconelegaletributario.com - info@falconetax.it